Quando il bambino è pronto a mangiare?

Quando il bambino è pronto a mangiare?

Nei primi mesi del secondo semestre il mangiare somiglia più a una fase di assaggi e prove. Il latte (materno o formulato) resta l’alimento principale ed ii cibi solidi inizialmente sono solo esperienze (tattili, gustative ecc) e fonte di piccole integrazioni.. 

L’OMS raccomanda di introdurre i cibi solidi non prima dei sei mesi compiuti; prima il suo metabolismo potrebbe non essere pronto, e c’è più rischio che il bambino si soffochi con il cibo. Quali sono dunque i segni che un bambino dopo i sei mesi è pronto a fare pratica mangiando cibi solidi?

  1. Riflesso di masticazione. Il bambino più piccolo, quando gli metti in bocca cibo semisolido o solido, lo spinge fuori della bocca con la lingua. Quando è più grande, invece, nella stessa situazione cercherà di masticarlo. 
  2. Buon coordinamento occhio-mano-bocca. Insomma essere in grado di mettersi il cibo in bocca da solo. 
  3. Sostegno della schiena. Significa essere in grado di stare dritto seduto senza appoggiarsi su uno schienale o reggersi con le mani. 
  4. Interesse per il cibo. Tutti i bambini sono curiosi verso il cibo, e questo interesse aumenta con lo sviluppo. Ma c’è una differenza fra la curiosità che un bambino anche molto piccolo può esprimere portandosi alla bocca un cibo, e un reale interesse per cominciare a mangiare. I bambini “assaggiano” ogni cosa, ma sono interessati a mettere in bocca anche la polvere o la cicca di sigaretta che trovano sul pavimento: non per questo gliela mettiamo nel piatto! L’interesse, che in genere compare per primo, è in effetti l’ultimo dei requisiti in ordine di importanza.

Continuare ad allattare a richiesta il bambino nella fase dell’introduzione dei cibi solidi gli garantirà un nutrimento adeguato, consentendo di procedere gradualmente e secondo i suoi tempi, senza forzarlo a mangiare.

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5 thoughts on “Quando il bambino è pronto a mangiare?”

  1. Margherita Pavanello ha detto:

    Buongiorno, mia figlia ha quasi 13 mesi e siamo ancora in una fase di assaggi per quanto riguarda i cibi solidi. Volevo sapere se è normale.. Non so proprio come fare per incentivare il suo approccio con il cibo. Ho cercato di assecondare il più possibile i suoi tempi ma adesso inizio a preoccuparmi, soprattutto perché io ho iniziato a lavorare e sento la mia produzione di latte in diminuzione.
    Grazie in anticipo per la sua risposta!

    1. Antonella Sagone ha detto:

      salve Margherita!
      per rispondere in modo adeguato avrei bisogno di approfondire meglio cosa mangia e quanto mangia il suo bambino, e com’è la situazione dell’allattamento. Finché il bambino fa 5-6 poppate al giorno, generalmente il fabbisogno di nutrienti è comunque soddisfatto e il cibo solido è sufficiente anche quando in piccole quantità; ma dipende ovviamente anche dalla qualità degli alimenti che assume. Il ferro è un altro aspetto importante che il pediatra potrebbe voler accertare, dato che quando è carente può causare anche inappetenza. Per quanto riguarda la produzione di latte, è proporzionale alla frequenza ed efficacia delle poppate, quindi è prodotta nella quantità che serve e può essere reincrementata se necessario; la cosa importante è che la suzione del bambino venga soddisfatta tutta al seno, e non con sostituti (ciuccio) perché questo potrebbe essere causa di un declino.
      Controlli sempre la crescita e lo stato di salute del bambino, se va bene da quel punto di vista può continuare a proporre il cibo senza insistere, con serenità.
      Se vuole approfondire possiamo farlo insieme con una consulenza.

      1. Margherita Pavanello ha detto:

        Mi scuso per il ritardo della risposta e al contempo la ringrazio per la sua cortese disponibilità. Sono seguita da una sua splendida e paziente collega.. Volevo capire se era normale a 13 mesi non volerne quasi sapere di cibo solido, vedo le altre mamme anche col metodo pappe non aver problemi.. Io non so più cosa fare..

        1. Antonella Sagone ha detto:

          cara Margherita, come le scrivevo, per risponderle avrei bisogno di sapere meglio cosa mangia e quanto mangia il bambino, insomma sono risposte non generiche, che si possono dare nel quadro di una vera e propria consulenza.
          Ci sono tante mamme che lamentano difficoltà a far accettare il cibo anche con il metodo delle pappe, perché magari il bambino rifiuta il cucchiaino e vuole fare da solo. I bambini sono diversi uno dall’altro! E bisogna considerare che imboccando c’è un rischio maggiore di forzare, cioè di sovralimentare il bambino, che con l’autosvezzamento. Può darsi che il suo bambino mangi poco, come può darsi che sia il giusto per lui in questo momento, diversi bambini a un anno sono ancora nella fase degli assaggi, ma spesso in questo spiluccare viene sottovalutato quanto in realtà si nutrono. Le suggerisco la lettura del libro del pediatra Gonzales, “il mio bambino0 non mi mangia”.

          1. Margherita Pavanello ha detto:

            Grazie di cuore per la sua attenzione e per la sua risposta!
            Le auguro buon lavoro!

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