Allattare dopo un cesareo

Allattare dopo un cesareo

In questo studio, condotto su 418 puerpere che avevano partorito a termine nell’ospedale di Alberta (Canada), sono stati messi a confronto gli esiti dell’allattamento al seno nel gruppo con parto vaginale e nei due gruppi del cesareo d’urgenza o programmato. Le donne che avevano subito un cesareo erano il 37,1% del totale. Le difficoltà in allattamento sono state rilevate tramite un questionario (Breastfeeding Experiences Scale) somministrato durante la degenza al reparto di maternità.

Quasi il 90% delle donne con cesareo (sia programmato che d’urgenza) hanno riferito un problema di allattamento, identificato nella maggior parte dei casi come «insufficienza di latte» e il seconda istanza con difficoltà legate al bambino (problemi ad attaccarsi e poppare correttamente, problemi di salute del bambino).

Questi dati danno molto da pensare, per varie ragioni, e richiedono un’analisi approfondita e successivi studi che identifichino, al di là della problematica percepita (il «poco latte») le ragioni di una proporzione così elevata di difficoltà. Infatti è singolare che il problema della scarsa produzione di latte venga percepito già nei primissimi giorni, nel reparto di maternità, quando l’allattamento deve ancora avviarsi! Questo è il segno di un timore, diffuso e preesistente, oppure indotto, riguardo alla propria capacità di produrre latte, o forse di aspettative non realistiche riguardo alla quantità di colostro prodotta nei primi giorni.  In ogni caso, va esplorata la varietà di motivi per i quali l’allattamento, in caso di cesareo, può incontrare difficoltà aggiuntive, non necessariamente legate all’intervento in sé.

Ci sono molti motivi per lo sviluppo di difficoltà di allattamento dopo un cesareo. Alcune di queste difficoltà possono essere legate a problemi di salute della mamma o del bambino, più elevati in caso di cesareo proprio perché in parte dei casi sono proprio questi problemi ad aver motivato l’intervento; ma questa percentuale non è sufficiente a spiegare un tasso così elevato di difficoltà.

Ecco dunque altri possibili motivi:

  • Effetti dell’anestesia utilizzata durante l’intervento. Diversi studi hanno mostrato che alcuni tipi di analgesia epidurale possono incidere sulla realttività del neonato ed alterare l’efficienza dei riflessi neonatali (incluso quello di ricerca del seno e di suzione) per diversi giorni dopo il parto, rendendo così più difficoltoso l’avvio dell’allattamento.
  • Disagio materno causato dal postoperatorio: si tratta pur sempre di un intervento di chirurgia addominale, per quanto lo si presenti come qualcosa di semplice e di routinario.
  • Separazione più prolungata fra madre e bambino: è noto quanto le prime ore dopo il parto siano cruciali per l’avvio dell’allattamento, in particolare che venga effettuata la prima poppata entro la prima ora dopo il parto. In caso di cesareo è molto più facile che il postoperatorio ostacoli l’effettuarsi delle poppate, e si cerchi di «preservare» la donna da ulteriori fatiche, evitando di portarle il bambino per molte ore dopo l’intervento
  • Anche nelle giornate successive, è possibile che il bambino venga portato alla madre per le poppate più di rado che in un parto vaginale, e d’altronde la mamma è impossibilitata a recarsi al nido per allattare il bambino se non le viene portato spesso. Con separazioni prolungate è più facile che il bambino riceva glucosata, aggiunte di formula, e si faccia ampio uso del ciuccio, con conseguenti alterazioni della suzione che divine così dolorosa e/o meno efficace.
  • Difficoltà ad assumere una posizione comoda per allattare. Allattare dopo un cesareo è possibile, ma occorre un po’ di assistenza in più per mostrare alla mamma come prendere il bambino, posizionarlo al seno e stare comoda. Le posizioni di allattamento dopo il cesareo devono tenere conto della protezione della cicatrice dal peso o dai calci involontari del bambino, che va quindi posizionato in modi adeguati alla situazione. Inoltre, la flebo all’incavo del gomito può rendere difficile sostenere il bambino nel modo tradizionale,
  • Non dimentichiamo i pregiudizi secondo i quali ancora oggi alla donna può venire detto che «le donne che hanno fatto il cesareo non hanno latte», creando così disagio, scoraggiamento, ansia e quindi maggiore difficoltà al verificarsi del riflesso di discesa del latte.

In conclusione, allattare dopo un cesareo è possibile; occorre però un’attenzione in più sia nella scelta dei farmaci somministrati alla donna, sia nell’assistenza nei giorni successivi, specialmente per posizionare e attaccare il bambino al seno, cercando di mantenere per quanto possibile una vicinanza ininterrotta, e la presenza se possibile del partner o di altra persona che assista la mamma nelle sue necessità.

L’abstract (in inglese) dello studio può essere letto qui.

Antonella Sagone, 12 ottobre 2022

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