Sindrome di Down: un aiuto dall’allattamento al seno

Sindrome di Down: un aiuto dall'allattamento al seno

Il latte materno sostiene lo sviluppo del sistema nervoso in molti modi: contiene infatti fattori di crescita neuronali, acidi grassi polinsaturi – fondamentali per la crescita della guaina che avvolge le fibre nervose, lattosio, che favorisce lo sviluppo del cervello, e molte altre sostanze chiave per lo sviluppo del sistema nervoso. Inoltre la suzione al seno modella in modo fisiologico le strutture oro-facciali del lattante, aspetto ancora più importante nel caso di un bambino con la trisomia 21. Infine, allattare al seno favorisce il bonding, la formazione di un intenso legame affettivo e la sintonizzazione della mamma con il suo bambino.

Quando nasce un bambino con una disabilità allattare al seno diviene insomma ancora più importante, eppure proprio i soggetti che maggiormente avrebbero bisogno di questo sostegno, spesso sono quelli che incontrano maggiori ostacoli ad essere allattati, e per avere successo nell’allattamento occorre superare ulteriori ostacoli oltre quelli che la nostra società, già di per sé poco supportiva verso l’allattamento, frappone fra madri e neonati.

Una revisione sistematica di studi ha preso in esame il tasso di allattamento al seno in neonati con la sindrome di Down e ha esplorato le cause che hanno portato troppo spesso a un abbandono dell’allattamento, con maggiore frequenza che nei neonati di controllo. Oltre alle difficoltà obiettive causate dalla sindrome, incidono sull’abbandono precoce o la rinuncia iniziale ad allattare al seno anche fattori materni e le prassi e gli atteggiamenti degli operatori sanitari.

Un abstract dello studio (in inglese) può essere letto qui.

19 maggio 2021

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