Come sapere se il bambino prende abbastanza latte?

Come sapere se il bambino prende abbastanza latte?

Non avere abbastanza latte, o non riuscire a darne abbastanza al bambino, è la preoccupazione principale di tutte le madri: la nostra cultura ha scarsa fiducia nel potenziale biologico dell’allattamento e nell’abilità delle madri a sfruttare questo potenziale.

Molti segni dubbi (come il seno “sgonfio”, il latte che non esce alla spremitura, un bambino che piange di continuo o quando viene messo al seno, che si sveglia la notte ecc) vengono considerati come prova della scarsità di latte, quando sono in realtà originati quasi sempre da tutt’altre ragioni e hanno tutt’altro significato.

Per capire le problematiche di allattamento occorre uscire dalla logica dei premi e delle etichette, e concentrarsi sui dati reali.

I segni affidabili per capire se il bambino sta assumendo abbastanza latte sono sostanzialmente due, e cioè la crescita, e i pannolini.

  1. Se un bambino esclusivamente allattato al seno sta assumendo poco latte, questo lo si vede entro breve tempo, perché il ritmo di peso rallenta eccessivamente. Paragonando la curva di crescita del bambino (peso e altezza) a quelle rappresentate nei percentili OMS si può valutare se c’è stata una flessione significativa. Naturalmente questi dati vanno contestualizzati rispetto alla situazione specifica di quel bambino, la sua costituzione fisica, la gestione delle poppate eccetera. Per sapere come consultare le curve, leggete qui.
  2. Un bambino allattato esclusivamente al seno dal 4° giorno in poi bagna bene di pipì chiara almeno 5-6 pannolini al giorno; ed evacua 3-4 volte al giorno nelle prime settimane (poi può farlo anche molto più di rado). L’osservazione dei pannolini permette una valutazione entro 24 ore.
  3. Non ha importanza il volume di latte assunto nelle singole poppate (in genere valutato con la doppia pesata) ma la quantità totale di latte assunto, magari con pasti più piccoli ma frequenti. Il latte materno varia nella concentrazione e assortimento dei nutrienti, e non c’è una regolarità o una quantità fissa, quindi questo aspetto può essere preso in considerazione solo alla luce di quanto emerge dai due punti precedenti.

Se gli elementi di valutazione (punti 1 e 2) indicano che ci sia un problema, è importante rivolgersi subito a una Consulente in allattamento materno che potrà valutare la situazione e proporre dei correttivi che permettano di proteggere e conservare l’allattamento al seno. 

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