Fumare in allattamento? Meglio di no

Fumare in allattamento? Meglio di no

Mentre gli effetti negativi (ad esempio il basso peso alla nascita) del fumare in gravidanza sono stati ampiamente dimostrati, non ci sono molti studi che esaminano l’impatto del fumo sull’allattamento.

Un gruppo di studiosi italiani ha effettuato una revisione sistematica degli studi per appurare quanto il fumo di sigaretta potesse alterare la composizione e le proprietà del latte materno.

Dai dati raccolti emerge che il latte delle madri fumatrici, a un mese dal parto, ha un contenuto più scarso di proteine e di grassi, e in particolare degli acidi grassi (linolenico, DHA e simili), così importanti per lo sviluppo del sistema nervoso; la riduzione del DHA era rilevabile ancora a tre mesi dal parto. Invece il colesterolo, i trigliceridi e le lipoproteine a bassa densità erano più elevate nel latte delle fumatrici. Il latte di queste ultime aveva anche minori proprietà antiossidanti e alterazioni nelle proprietà immunitarie.

Sebbene il latte materno rimanga sempre, anche nel caso di madri fumatrici, il miglior sostegno nutrizionale e neuroimmunitario che un neonato possa ricevere, è fondamentale incoraggiare le madri fumatrici a ridurre al minimo se non abbandonare l’abitudine al fumo.

L’Abstract della ricerca (in inglese) può essere letto qui.

16 giugno 2021

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