L’altra faccia dell’epidurale

L'altra faccia dell'epidurale

In una donna il cui parto è indisturbato e non medicalizzato, il bambino presenta, nella prima ora dopo la nascita, una serie di comportamenti innati volti a trovare il seno e poppare. Questi riflessi innati nutritivi sono numerosi, ma fra essi spicca il riflesso di rooting, cioè un movimento rotatorio del capo a tutto tondo alla ricerca del seno. Altri riflessi sono lo striciare (sul copro materno verso il seno), il riflesso di ricerca (rotazione del capo aprendo la bocca allo sfioramento della guancia), il movimento delle mani sul seno e verso la bocca, il beccheggio del capo sulla zona dell’areola, leccare il seno, il succhiare le mani e poi il seno.

Come mostrato da altre ricerche, un’espressione efficace dei riflessi neonatali immediatamente dopo la nascita favorisce un buon avvio dell’allattamento e una sua maggiore durata. Nello studio sperimentale controllato e a doppio cieco effettuato da questi ricercatori, sono stati accuratamente analizzati numerosi aspetti. L’espressione e durata del riflesso di rooting dopo il parto e due giorni dopo il parto, la frequenza e durata delle poppate nei primi due giorni, la perdita di peso del neonato, e i livelli materni di ossitocina basale e di picco durante una poppata al secondo giorno dopo il parto. Questi aspetti sono stati messi in relazione a diverse combinazioni di somministrazione di analgesia epidurale e di perfusione di ossitocina sintetica durante il travaglio – 4 gruppi: ossitocina ed epidurale, sola ossitocina, sola epidurale e gruppo di controllo con nessun farmaco in travaglio.

La ricerca ha mostrato un’associazione negativa fra l’epidurale e la presenza ed efficacia dei riflessi nutritivi neonatali, nonché una maggiore perdita di peso dopo la nascita e livelli inferiori di ossitocina materni. Tutti segnali di un avvio difficoltoso dell’allattamento. Tali esiti erano ancora peggiori nel gruppo in cui le madri avevano ricevuto sia epidurale che ossitocina, mentre la somministrazione da sola di ossitocina non sembrava interferire. Questo effetto di potenziamento non ha ancora una spiegazione chiara, occorre però ricordare che il gioco degli ormoni è complesso, e che l’ossitocina in particolare non agisce mai da sola ma sempre assieme ad altri ormoni che ne modulano gli effetti.

Gli autori concludono che la somministrazione di sostanze durante il travaglio va soppesata con attenzione, e nella consapevolezza che possono avere conseguenze durature riguardo al successo dell’allattamento.

Una versione integrale (in inglese) dello studio può essere letta qui.

7 agosto 2021

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