Allattare in tandem? Si può!

Allattare in tandem? Si può!

 L’allattamento in tandem è la pratica  di allattare contemporaneamente due bambini di diversa età. Alcune donne non svezzano il bambino dal seno durante una nuova gravidanza e continuano ad allattarlo assieme al neonato. Questa pratica viene spesso scoraggiata nel timore che il neonato possa ricevere meno nutrimento, o che il latte possa non essere adeguato;  inoltre è radicato il pregiudizio che dopo l’anno il latte materno perda di qualità e  diventi carente in nutrienti.

Queste convinzioni non sono basate su evidenze scientifiche ed anzi è noto  che il latte umano aumenta la sua concentrazione calorica dopo il primo anno.  Infatti dopo il primo anno il latte materno ha una maggiore concentrazione di grassi e di proteine, e nella fase di svezzamento del bambino dal seno il latte diviene ancora più concentrato in proteine. Anche il contenuto di lattoferrina, lisozima e vitamina C risulta maggiore nel latte di bambini che poppano oltre l’anno.

È anche noto  che durante la gravidanza la madre che continua ad allattare va incontro a modificazioni in quantità e qualità del suo latte, che si riduce in volume e verso il termine di gravidanza diviene sempre più simile a colostro. Tuttavia mancava uno studio che analizzasse  sistematicamente la composizione del latte durante l’allattamento in tandem.

 In questo studio polacco  i ricercatori hanno analizzato la proporzione di grassi, proteine, carboidrati e valore calorico del latte in 4 prelievi in 24 ore, un giorno al mese, nel corso di sei mesi. La composizione del latte è stata confrontata nel periodo precedente e successivo allo svezzamento del bambino più grande. Il latte nei primi mesi di tandem, durante la fase di allattamento esclusivo del neonato, è risultato particolarmente ricco di grassi e proteine, e con alto potere calorico. Questi dati possono rassicurare coloro che si preoccupano che allattare in tandem possa causare una qualche carenza nel nutrimento del neonato; d’altronde studi precedenti mostrano una buona crescita dei neonati se la madre allatta contemporaneamente un fratello maggiore.

Dopo lo svezzamento dal seno del bambino grande, comunque, il latte non mostra il caratteristico aumento nella concentrazione di grassi e proteine, ed anzi ha una leggera flessione, portandosi ai livelli adatti al bambino più piccolo ancora allattato. Questo mostra la versatilità del latte e la sua capacità di modularsi in base all’input delle poppate.

Soltanto una delle donne oggetto dello studio ha riferito parole di sostegno da un operatore sanitario; questo significa che c’è ancora molto da fare per fornire agli operatori della salute un adeguato aggiornamento sui benefici dell’allattamento oltre i primi mesi, incluso l’allattamento in tandem.

Il testo completo dell’articolo (in inglese) può essere letto qui.

3 novembre 2021

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