Allattamento come prevenzione dalla bronchiolite

Allattamento al seno come prevenzione dalla bronchiolite

Un gruppo di ricercatori Irlandesi ha effettuato una revisione sistematica della letteratura esplorando il rapporto fra frequenza, gravità e durata delle infezioni da RSV e l’allattamento al seno. È emersa con chiarezza una associazione fra l’assenza di allattamento al seno e la gravità delle bronchioliti. Con 4-6 mesi di allattamento esclusivo, si riducono le visite del pediatra di base, le corse al pronto soccorso e i ricoveri; in caso di ricovero questo dura meno ed è inferiore il ricorso all’ossigeno supplementare.

«La pratica dell’allattamento al seno – concludono gli autori – dovrebbe essere sostenuta e incoraggiata in quanto è un metodo economico per prevenire l’ospedalizzazione infantile e le infezioni gravi per bronchiolite».

Il testo integrale L’abstract (in inglese) dello studio può essere letto qui

Antonella Sagone, 14 febbraio 2024

2 thoughts on “Allattamento come prevenzione dalla bronchiolite”

  1. FEDERICO MAROLLA ha detto:

    Cara Antonella, grazie dell’articolo che non conoscevo.
    Ho trovato che la stessa Mineva ha pubblicato su una rivista a maggior IF (MJ Glob Health. 2023; 8(2): e009693.
    Impact of breastfeeding on the incidence and severity of respiratory syncytial virus (RSV)-associated acute lower respiratory infections in infants: a systematic review highlighting the global relevance of primary prevention. Gabriela M Mineva,1 Helen Purtill,2 Colum P Dunne,3 and Roy K Philipcorresponding author1,4)
    Piccolo suggerimento: la revisione sistematica, trattandosi di una ricerca bibliografica che si svolge secondo criteri di inclusione molto rigidi, non è che “è stata condotta in Irlanda” (come se fosse uno studio sul campo), ma è stata svolta da ricercatori irlandesi.
    Ti segnalo quest’altro studio sui VLBW dove sembra che non ci siano differenze riguardo gli outcome del neurosviluppo misurati a 2 anni, ma anche una riduzione dei casi di enterocolite necrotizzante.
    E’ interessante che in quei centri USA il 75% dei prematuri venga alimentato con latte materno della banca del latte.
    JAMA
    Neurodevelopmental Outcomes of Extremely Preterm Infants Fed Donor Milk or Preterm Infant Formula: A Randomized Clinical Trial
    Tarah T. Colaizy, MD, MPH; Brenda B. Poindexter, MD, MS; Scott A. McDonald, BS; et al

    Grazie ancora e a presto
    Federico Marolla

    1. Antonella Sagone ha detto:

      Grazie Federico della puntualizzazione e dei preziosi riferimenti, che rafforzano ulteriormente quanto sia preziosa ogni goccia di latte materno, specialmente per i neonati in situazioni critiche come quelli fortemente prematuri!

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