I risultati dello studio mostrano come prendere in braccio spesso il bambino, e in particolare quando piange, non porta a un incremento, bensì a una diminuzione degli episodi di pianto giornalieri. Questo fenomeno era presente nel gruppo olandese, ma più marcato in quello dell’accudimento “prossimale”, le cui madri inoltre allattavano i bambini con maggiore frequenza degli altri gruppi (14 volte al giorno in media). Dunque lasciar piangere e non prendere in braccio i propri figli non è solo una strategia educativa penosa sia per i bambini che per i genitori, ma è anche inefficace ai fini di incoraggiare la riduzione del pianto. Pianto che, è bene ricordarlo, è un segnale e in quanto tale ha una funzione utile, che è quella di segnalare all’adulto un bisogno del bambino, che può essere di nutrizione ma anche di semplice contatto.