Il miglior fortificante per i prematuri

Il miglior fortificante per i prematuri

Quando un bambino nasce leggermente prematuro, il colostro materno ha caratteristiche speciali che lo rendono diverso da quello delle madri a termine; infatti contiene più proteine e sostanze necessarie al neonato per recuperare il più velocemente possibile il divario che lo separa da un neonato a termine.

Anche la natura ha un limite però, e con la nascita di neonati di meno di 30 settimane, che in passato non sarebbero sopravvissute senza le cure mediche, anche il colostro della mamma può non essere sufficiente per garantire un recupero veloce. C’è poi da dire che il colostro, dopo qualche giorno, massimo una settimana, viene sostituito con il latte maturo che non è l’ottimale per questi bambini, che spesso restano in terapia intensiva neonatale anche per settimane o mesi.

A questo scopo l’inustria ha messo a punto dei «fortificanti» da aggiungere al latte materno. C’è però un modo di fornire a questi neonati l’integratore perfetto, perché specie specifico: la porzione terminale di latte, cioè quella che si raccoglie alla fine di una sessione di tiralatte.

Infatti è un fenomeno noto che i grassi e altre sostanze contenute nel latte materno non siano immediatamente disponibili al neonato che inizia a poppare: per primo infatti ottiene un latte «leggero», color latte di mandorla, ricco di acqua, zuccheri e anticorpi. In questo modo, anche con una poppata breve il bambino ottiene le cose più importanti per la sua sopravvivenza: l’idratazione, l’energia e le difese immunitarie. È solo dopo un po’ di tempo che il bambino succhia che i grassi vengono rilasciati. Questi aderiscono alle pareti degli alveoli in cui il latte si forma, e vengono letteralmente «spremuti fuori» quando si verifica il riflesso di emissione, o calata, del latte. In questa fase il latte fluisce più in fretta ed è più miscelato con i grassi. Nell’ultima fase della poppata, il volume di latte assunto è minore, però si tratta di un latte «cremoso», concentrato di grassi che fornisce la bambino il senso di sazietà.

I ricercatori canadesi hanno sperimentato con successo l’utilizzo di questo secondo latte o latte terminale, raccogliendolo a parte durante le sessioni con tiralatte. Questo latte è ricco di calorie, importanti per la crescita e l’aumento di peso di questi piccoli prematuri, e ha anche una quota importante di acidi grassi insaturi, fondamentali per lo sviluppo del sistema nervoso.

Nel gruppo sperimentale sono stati misurati il peso e la circonferenza cranica, e analizzato il livello di acidi grassi insaturi, in particolare l’acido linoleico (LA) e l’acido alfalinolenico (ALA), così importanti per il sistema nervoso. I risultati sono stati incoraggianti, con una migliore crescita in peso e circonferenza cranica e una maggiore presenza di LA e ALA nel sangue.

Il testo integrale L’abstract (in inglese) dello studio può essere letto qui.

Antonella Sagone, 5 luglio 2023

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